Mafia

Narcotraffico: sgominato il Clan degli Zingari di ‚Ndrangheta

Il 'Clan degli Zingari' della 'Ndrangheta jonica negli anni è riuscito a crescere lasciandosi alle spalle il ruolo di supporto ai margini diventando un clan con un proprio 'locale', e con accesso diretto ai mercati della cocaina in Sud America e dell'eroina e marijuana in Est Europa, al punto da riuscire ad importare a prezzi concorrenziali ingenti partite di droga.

von Cecilia Anesi

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Questo è ciò che emerge dall’indagine biennale della Procura Distrettuale Antimafia di Catanzaro, in collaborazione con le Procure di Brescia e Matera, che questa mattina hanno dato il via a una vasta operazione di polizia, chiamata Gentleman, delle Fiamme Gialle del Gruppo Operativo Antidroga (GOA) di Catanzaro e Brescia e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (SCICO) di Roma.

I finanzieri hanno battuto ogni angolo della località ‚timpone rosso‘ di Cassano allo Jonico, in provincia di Cosenza, da anni ritenuta la roccaforte del ‚Clan degli Zingari‘, e hanno trovato sia armi (in particolare AK-47) che droga, ben tre tonnellate. Sono scattate le manette per 33 persone ritenute il cuore pulsante del clan e i fermi sono avvenuti sparsi in sei regioni d’Italia, Calabria, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Puglia e Basilicata, assicurando alla giustizia anche un pericoloso latitante. La maggior parte degli affiliati erano uniti tra loro da ‚legame di sangue‘ come nelle migliori tradizioni di ‚Ndrangheta.

Le indagini hanno svelato come il ‚Clan degli Zingari‘ fosse guidato da Filippo Solimando e Luigi Abruzzese, entrambi anche guida della locale di Corigliano Calabro. Le due locali risultano indipendenti tra loro ed entrambe attive nel traffico di droga a livello internazionale.

Si è scoperta una fitta rete di pericolosi narcotrafficanti internazionali che erano in grado di importare grandi quantitativi di marijuana e eroina dall’Albania con imbarcazioni del clan, tanto quanto di importante cocaina dal Sud America con imbarcazioni modificate appositamente per nascondere in vani appositi la droga.

La droga sequestrata avrebbe fruttato al sodalizio ben 45 milioni di euro. La Guardia di Finanza ha provveduto anche a sequestrare beni immobili, quote societarie, auto di lusso e le imbarcazioni del narcotraffico.

Di Cecilia Anesi e Giulio Rubino