Arrestato nella notte latitante del clan Contini della Camorra napoletana
La scorsa non è stata una bella notte per Ciro D.C., latitante di Camorra, arrestato dalla polizia alle 2.30 nell’hinterland milanese.
Ciro D.C., 54 anni, secondo gli inquirenti della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sarebbe stato uno dei boss e responsabile degli affari economici del clan Contini, un pericoloso clan camorristico privo di pentiti e che non ha mai subito scissioni interne, quindi in controtendenza rispetto alla maggior parte dei clan di Camorra. Ciro D.C. era latitante da un anno, da quando era stato raggiunto da un ordine di custodia cautelare in carcere per associazione per delinquere di stampo camorristico, estorsione e usura.
L’ultima grande operazione di polizia contro il clan Contini si è svolta a gennaio scorso, quando sono state arrestate 90 persone connesse al clan. Ciro D.C. era stato l’unico a sfuggire all’arresto.
Furono sequestrati in quell’occasione beni, aziende e conti correnti per 180 milioni di euro, tra cui – a Roma — numerose pizzerie della catena ‘Pizza Ciro’, legata secondo gli inquirenti proprio a Ciro D.C. In quell’occasione, gli inquirenti della DDA di Napoli evidenziarono come la famiglia Di Carluccio era una vera e propria holding di gruppi imprenditoriali, tutti legati alla Camorra dei Contini.
Il gruppo d’impresa di Di Carluccio lavorava sia nella distribuzione di carburante ma si dedicava anche al commercio di oro e preziosi, ad investimenti immobiliari anche all’estero, oltre che al settore della ristorazione.
Il clan Contini è uno dei più radicati e potenti gruppi camorristici campani, che assieme ai Mallardo e ai Licciardi ha fatto parte della cupola ‘Alleanza di Secondigliano’, una holding criminale che ha controllato per anni non solo l’area settentrionale di Napoli, ma anche il centro storico e le aree collinari del Vomero e di Posillipo.