Mafia (IT)

Confisca da nove milioni di euro alla ‘Ndrangheta a Torino

Nove milioni di euro sottratti alla mafia entrano ufficialmente nella casse dello stato grazie alla confisca definitiva di beni che la Direzione Investigativa Antimafia di Torino ha eseguito questa mattina a carico di Giovanni Iaria, deceduto da due anni, già condannato per mafia perchè ritenuto un importante membro del ‘locale’ di ‘Ndrangheta di Cuorgnè, cittadina piemontese infiltrata dalla potente mafia calabrese.

von Cecilia Anesi , Giulio Rubino

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L’uomo viveva in Piemonte da tempo, e aveva intessuto una rete di amicizie in ambienti politici locali facendo cosi gli interessi tipici del sodalizio mafioso nell’ottenere business e relativi appoggi e facilitazioni.
Beneficiario delle ricchezze lasciate da Giovanni Iaria sarebbe stato il nipote, Bruno Antonio Iaria, anche lui condannato in appello per associazione mafiosa.

La misura di confisca, validata dal Tribunale di Torino, era stata richiesta dalla locale Direzione Investigativa Antimafia dopo che un’indagine patrimoniale aveva dimostrato come Iaria vivesse una vita da nababbo molto al di sopra del reddito dichiarato. Si è così scoperto che il mafioso aveva intestato alcuni bene a prestanome, tutti familiari, e che aveva reimpiegato gli illeciti ricavati dalla sua attività ‘ndranghetista.
Tra i beni confiscati figurano, a Cuorgnè, due ville, tre case, due autorimesse, un magazzino e un immobile in Pont Canavese.

Di Giulio Rubino e Cecilia Anesi