Mafia (IT)

Fermati a Fiumicino sei corrieri della coca reclutati dalla ‘Ndrangheta

La ‘Ndrangheta recluta come corrieri della droga anche cittadini europei di paesi in crisi, lo dimostra il cittadino greco proveniente dal Venezuela con cinque chili di cocaina solidificata e fusa con le pareti del bagaglio. Fermato dalla Guardia di Finanza all’aeroporto di Fiumicino non ha avuto scampo.

von Cecilia Anesi , Giulio Rubino

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E lo conferma il cittadino portoghese in arrivo dall’Argentina con 43 ovuli di cocaina occultati nell’addome. Un altro portoghese viaggiava invece con lo stupefacente nascosto nell’intelaiatura del bagaglio, come altri tre corrieri intercettati, una brasiliana, una domenicana e un boliviano. Tutti fermati allo scalo aeroportuale di Roma nei giorni scorsi. In totale le Fiamme Gialle hanno effettuato un sequestro di 20 chili di cocaina e sei arresti.

Le indagini scaturite dai fermi hanno provato come i corrieri lavorassero per due diverse organizzazioni della ‘Ndrangheta calabrese, reclutati direttamente in America Latina da persona di fiducia, calabresi affiliati o con stretti legami di sangue alle cosche della Locride o di Africo, che in loco – sopratutto in Colombia – gestiscono la coltivazione della coca. „Il traffico di cocaina ha un ‘rate of investment’ di 1 a 3“, spiega il Maggiore Rapuano Salvatore, del Gruppo di Fiumicino, che ha coordinato le indagini. „Cioè frutta man mano tre volte tanto quello che si investe. E’ un business colossale. E abbiamo notato che nell’ultimo periodo la ‘Ndrangheta abbia reclutato anche persone insospettabili come corrieri della droga. Adesso che alcuni paesi si trovano in crisi, come la Grecia che ha un forte debito pubblico, ci sono vari europei che cadono in trappola e fanno l’errore di iniziare a lavorare per la più potente organizzazione al mondo nel traffico di cocaina.“

Di Cecilia Anesi e Giulio Rubino