Mafia (IT)

Arrestato di nuovo il boss di ‘Ndrangheta Carmine De Stefano

Ha fatto solo sette mesi di libertà, il boss Carmine della potente cosca De Stefano della ‘Ndrangheta di Reggio Calabria. Poi, oggi, di nuovo le manette. Carmine De Stefano era stato scarcerato a giugno scorso per fine pena ed era stato messo sotto sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Reggio Calabria.

von Cecilia Anesi , Giulio Rubino

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Ma dopo vari ricorsi degli inquirenti, la Procura Generale ha stabilito che il mafioso debba scontare una pena per associazione mafiosa e per traffico di droga dettata da tre sentenze di condanna (Milano e Reggio Calabria) per un totale di 18 anni di carcere e ha quindi ordinato nuovamente le manette perché i 13 anni finora scontati non sono ritenuti sufficienti.

Carmine è un esponente di primissimo piano della omonima famiglia di ‘ndrangheta, referente della cosca nella sua proiezione in Lombardia, figlio del defunto don Paolino, capo indiscusso della ‘ndrangheta reggina il cui omicidio, nell’ottobre del 1985, scatenò la seconda guerra di mafia. Carmine ha iniziato la latitanza nel 1994 scappando dalle prime manette che voleva mettergli la Procura di Milano. Fu poi rinviato a giudizio, e condannato dalla Corte d’Assise, per associazione mafiosa e duplice omicidio nel famoso processo „Olimpia“, che ha segnato una tappa storica nella lotta alla mafia reggina.

Il pentito Antonio Fiume, uno dei killer della cosca, ha parlato molto di Carmine De Stefano, dicendo che era il “piu vigliacco”. Per saperne di piu leggi questo articolo de Il Dispaccio.

La latitanza dell’ndranghetista, inserito nell’elenco stilato dal Ministero dell’Interno dei ricercati pericolosi, finì a dicembre 2001 quando la Squadra Mobile di Reggio Calabria lo ha scovato nel quartiere Arghillà. Da allora per lui si aprirono le porte del carcere, pronte ad accoglierlo oggi per una seconda volta.

Di Cecilia Anesi e Giulio Rubino