Genova, sequestrati 10 milioni a imprenditore vicino alla ‘Ndrangheta
Avevano creato nuove società per aggirare i controlli della prefettura. Quando la società “SCAVO_TER srl” di Savona era stata raggiunta da interdittiva antimafia per infiltrazioni 'ndranghetiste, Pietro F. propietario dell'impresa edile in questione, ha rapidamente creato le società “P.D.F: srl” e “SE.LE.NI. Srl” intestandole al nipote Giuseppe C., incensurato, per poter continuare ad aggiudicarsi appalti pubblici.
Il prestanome non ha sviato l’attenzione degli inquirenti, che avevano da tempo nel mirino la famiglia di Pietro F. già imputato per evasione fiscale, creazione di fondi neri e riciclaggio. Così oggi la Direzione Investigativa Antimafia di Genova ha eseguito un sequestro ai danni dei tre fratelli Pietro, Francesco e Donato F., originari di Africo (Reggio Calabria), per circa dieci milioni di euro di valore.
I fratelli F. sarebbero legati da parentela con le famiglie „Bruzzaniti-Morabito. Palamara“ della ‘ndrangheta reggina, una cosca egemone nell’area del mandamento jonico e con importanti rami nel nord Italia.
Il sequestro arriva appena un mese dopo la plateale uscita di Pietro F. che, lo scorso 11 Febbraio, nel corso di un udienza che lo vedeva imputato per corruzione (inchiesta „Dumper“), aveva urlato contro i rappresentanti della associazione „Casa della Legalità“ che assistevano all’udienza, e contro lo stesso pubblico ministero, puntando il dito e gridando „Tu sei il responsabile, ricordati!“.
Per questo increscioso episodio l’imprenditore è stato denunciato per minacce.
Nel frattempo le indagini, che hanno rilevato illegalità nell’assegnazione di appalti alle imprese della famiglia F., hanno anche accertato come Pietro F. rimanesse amministratore occulto delle società sequestrate oggi, dietro i prestanomi Giuseppe C. e Remo C.
La vicinanza della famiglia F. con la ‘ndrangheta era stata rilevata in diversi episodi, come quando nel dicembre 2010 il pregiudicato Mario Versaci, latitante legato alla potente cosca „Pelle“, era stato arrestato proprio a casa di Donato F., inoltre lo stesso Pietro F. era stato notato dalla polizia al funerale di Francesco Fazzati, noto esponente della cosca „Raso-Gullace- Albanese“
Giulio Rubino, Cecilia Anesi