Mafia (IT)

Confiscati ventuno milioni di euro alla cosca Pesce della ‘ndrangheta

La famiglia Pesce è una delle famiglie più importanti della 'ndrangheta Calabrese. Egemone nella piana di Gioia Tauro, tiene saldamente sotto controllo i traffici più importanti che passano per lo scalo marittimo calabrese e i suoi membri appaiono citati in innumerevoli indagini di rilevanza internazionale.

von Cecilia Anesi , Giulio Rubino

pesceconfisca

Questa mattina però il clan si è svegliato un po’ meno ricco, ora che il Tribunale di Reggio Calabria ha dato il via a provvedimenti di sequestro e confisca di immobili, attività commerciali e conti correnti per un valore di circa 21 milioni di euro.

L’indagine patrimoniale che ha portato ai risultati di oggi è partita da una segnalazione della Polizia criminale austriaca, che si era insospettita quando nel 2009 a Baden, una famosa località termale non lontana da Vienna, Claudio Lucia aveva comprato una villa di lusso, del valore di un milione di euro, su cui subito dopo aveva ordinato lavori di ristrutturazione per un altro milione e mezzo.

Claudio Lucia, è un elemento di spicco del clan Pesce. Tesoriere della famiglia, sfoggiava carte di credito prestigiose, come la American Express Centurion, riservata a clienti che abbiano decine di milioni di euro nelle loro disponibilità. Un anno dopo l’acquisto della villa a Baden, Lucia è stato raggiunto da ordinanza di custodia cautelare per associazione mafiosa ed estorsione. Subito latitante, è stato ammanettato a Madrid nel marzo 2011, ed è oggi in carcere, con una condanna di 17 anni da scontare.

Quando ha scoperto di doversi dare alla latitanza, Lucia ha fatto quel che poteva per nascondere le sue ricchezze. Prudente fin dal principio, aveva eseguito tutte le transazioni per l’acquisto della villa in Austria in contanti, e aveva intestato la splendida casa alla giovane moglie romena. La moglie però era troppo vicina a lui per fargli da prestanome, così quando ha saputo dell’ordinanza con il suo nome, trasferisce molti dei suoi beni ad un altro cittadino romeno, Vasile I.
L’operazione però non inganna gli investigatori che, riescono prontamente ad individuare le operazioni di trasferimento ed il loro obiettivo reale: di mantenere nell’influenza del clan le ampie ricchezze accumulate con attività illecite.

La cosca Pesce, come molte altre famiglie delle mafie italiane, si sta pericolosamente espandendo fuori dal territorio nazionale, avvalendosi soprattutto del fatto che il reato di associazione mafiosa non è riconosciuto quasi da nessuna parte.
In questo caso la Guardia di Finanza è riuscita comunque a portare a compimento un importante confisca, contestando il reato di riciclaggio alla moglie di Claudio Lucia e ai prestanome da lui utilizzati.

Giulio Rubino, Cecilia Anesi