Mafia (IT)

Un noto villaggio turistico e varie aziende di pulizie, sigilli contro la cosca Parrello di Palmi

Si nascondeva dietro prestanome Candeloro G., nipote diretto di 'u lupi i notti' soprannome del defunto boss Gaetano Parrello, capo dell'omonima cosca della 'Ndrangheta di Palmi. In questo modo era riuscito a nascondere agli inquirenti la proprietà di aziende e beni per oltre sei milioni di euro, sequestrati questa mattina dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria.

von Cecilia Anesi , Giulio Rubino

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Le indagini avviate dalle Fiamme Gialle a seguito di una segnalazione della Polizia Municipale di Palmi per un abuso edilizio e coordinate dalla Procura della Repubblica di Palmi, hanno scoperto che Candeloro G. era in realtà il proprietario occulto del noto villaggio turistico ‘Beverly Village’, oltre che di un importante concessionaria di auto e delle aziende di pulizia ‘Public Service’ e ‘Euroservice group srl’ che avevano vinto importanti appalti nel comune di Palmi, compreso quello per la pulizia degli uffici giudiziari del comune.

Candeloro G. sapeva bene che il suo nome non poteva comparire, visto che le sue connessioni con la famiglia Parrello erano note almeno dal 1997, quando aveva subito un provvedimento di interdizione sempre per aver truccato appalti per una delle sue società di pulizia, vincendone uno con un anomalo ribasso del 56,2%.
I prestanome da lui scelti sono stati un ulteriore elemento a favore delle indagini, visto che le sue società risultavano intestate a soggetti poverissimi, i cui redditi, al limite della sussistenza, non potevano giustificare la proprietà di ricche aziende e gli investimenti che queste stavano facendo.

La penetrazione nel tessuto economico di Palmi della cosca ‘Parrello’ è purtroppo un dato di fatto. La famiglia è senza dubbio molto potente nella zona, e il suo potere è attestato anche dalle parole del suo principale rivale, il boss Giuseppe Gallico, a capo della cosca Gallico, intercettato in carcere.

Di Giulio Rubino e Cecilia Anesi