Camorra a Frosinone, quattro arresti
Si sono arricchiti troppo rapidamente, arrivando a muovere milioni di euro con le loro aziende. Questo, unito ad una serie di irregolarità fiscali ripetute nel tempo, ha allertato la Guardia di Finanza di Frosinone che ha attivato le indagini su quattro soggetti scoprendo come si prestassero a reinvestire in varie attività commerciali il capitale della camorra.
I quattro al momento sono sotto custodia cautelare in carcere, con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Sarebbero secondo le Fiamme Gialle vicini al potente clan dei Casalesi, uno dei più pericolosi della camorra, anche se non è ancora chiaro se siano veri e propri affiliati al clan o collaboratori esterni, quelle figure di area grigia che sempre di più si sono rivelate utili alle mafie, specialmente per il riciclaggio di denaro sporco e per gli affari al limite fra l’economia legale e quella mafiosa.
Gli indizi a loro carico sono molti e solidi: la Guardia di Finanza ha portato avanti indagini tecniche sulle società e le transazioni finanziarie compiute dai sospetti, e ha incrociato diverse dichiarazioni da parte di altrettanti collaboratori di giustizia. Tutto conferma l’importanza del ruolo degli arrestati di oggi, che stavano espandendo sempre di più le loro attività nella zona di Frosinone, nel basso Lazio, e nella provincia di Caserta.
Grazie ad un ampia rete di prestanome, società e conti correnti, ma sempre sotto lo stretto controllo dei boss del clan, i quattro hanno potuto affiancare al loro business principale, la rivendita di automobili, altre imprese in diversi settori, come ad esempio quello immobiliare e quello della moda.
Assieme all’ordinanza di custodia cautelare, il Giudice per le Indagini Preliminari ha firmato anche un sequestro preventivo a carico degli indagati. Sigilli sono stati posti a ben 14 società e numerose partecipazioni in altre aziende. Undici i fabbricati sequestrati, 5 terreni, un imbarcazione e ben 83 automobili, oltre che 80 conti bancari, il tutto per il valore di circa 10 milioni di euro.