Cocaina dall’Olanda a Napoli: operazione „Olandese Volante“, 14 arresti
Rifornivano le piazze di spaccio del basso Lazio e della Campania, importando decine e decine di chili di stupefacenti dai Paesi Bassi. Due organizzazioni parallele: una di base a Den Haag, in Olanda, dove un ristorante di due fratelli napoletani serviva da base logistica al traffico, la seconda era incentrata sul trasporto della droga, e sfruttava la ditta di autotrasporti gestita dal capo del sodalizio per portare i preziosi carichi fino in Italia, occultandoli in tir.
Per due anni gli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone e del Commissariato P.S. di Cassino, coordinati dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e dal procuratore Giovanni Conzo della DDA di Napoli, hanno seguito i passi dei membri di questa organizzazione, fino a questa mattina, quando finalmente hanno ammanettato quindici indagati, mandandone subito undici in carcere.
Un’operazione, questa, che offre un raro spaccato su uno di quei tratti ‘intermedi’ del traffico di droga: l’organizzazione di base a Den Haag acquistava stupefacente da fornitori olandesi, e riforniva a sua volta gli spacciatori in Italia.
Diversi sequestri significativi attestano la capacità di questa organizzazione di movimentare quantitativi non indifferenti, uno di questi in Francia, dove la polizia locale ha bloccato uno dei tir della ditta di trasporti, proveniente dalla Spagna, con a bordo oltre 12 chili di cocaina e un chilo di hashish. In altre occasioni la Squadra Mobile di Frosinone ha arrestato uno dei corrieri con 22 chili di marijuana proveniente dall’Olanda e lo stesso capo del gruppo che personalmente, insieme al cugino, stava transportando altri 11 chili di cocaina, uno di hashish e due di marijuana alla volta di Napoli.
Le indagini hanno ricollegato queste due organizzazioni a quella stessa che, nel corso dell’operazione „Dama Bianca“ del gennario 2015, era stata scoperta a gestire un ricco traffico di cocaina dal Venezuela verso l’aeroporto di Fiumicino. La stessa operazione in cui era stata arrestata Federica Gagliardi, condannata a tre anni e sei mesi in primo grado, soprannominata „Dama Bianca“ poiche, nonostant responsabile della segreteria della Regione Lazio, allora governata da Renata Polverini (Forza Italia), si dava al trasporto di valigie e valigie di polvere bianca.