Mafia (IT)

‘Ndrangheta e appalti: sequestrato l’impero della cosca Serpa

Beni per 11 milioni di euro sono stati sequestrati questa mattina alla ‘ndrina Serpa della provincia di Cosenza.

von Cecilia Anesi , Giulio Rubino

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Beni mobili, immobili, attività commerciali e disponibilità finanziarie sono direttamente o indirettamente riconducibili a Nella S., considerata ai vertici di una delle più attive cosche della ‘ndrangheta tra quelle operanti nella provincia di Cosenza.

La donna si trova detenuta in carcere. Era stata arrestata per mafia, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di armi da fuoco in luogo pubblico, omicidio, furto ed estorsione a marzo 2012 nel corso di un’altra operazione che aveva portato all’arresto di 63 persone.
Secondo quanto rilevato dalla Dda di Catanzaro, la cosca Serpa ha partecipato a di numerosi omicidi ed attentati compiuti nell’ambito di una guerra di mafia che ha viste contrapposte, tra gli anni 1999 e 2004, diverse cosche del cosentino per il controllo delle attività illecite sul territorio.

La maxi operazione, denominata „Tramonto“, è stata condotta dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri di Cosenza, sotto il coordinamento del Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia presso il Tribunale di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo, e dal Sostituto della D.D.A. Pierpaolo Bruni.

L’enorme differenza fra i bassissimi redditi dichiarati dalla signora Serpa e la sua reale disponibilità patrimoniale è uno degli elementi che ha permesso agli investigatori di identificare i beni derivanti da attività illecite.

Tra i beni sottoposti a sequestro ci sono, oltre che a automobili e rapporti bancari, anche 15 tra magazzini industriali e appartamenti, un bar, due famosi alberghi e un frequentatissimo lido balneare, tutti nella cittadina costiera di Paola. 11 tra automobili e motoveicoli, nonché diverse decine di rapporti bancari.

Giulio Rubino, Cecilia Anesi