Mafia (IT)

Sequestrati 2 milioni di euro a imprenditore calabrese. Era vicino alla cosca Buda-Imerti

la cosca Buda-Imerti della 'ndrangheta calabrese ha subito oggi un nuovo attacco contro i suoi patrimoni. La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ha infatti eseguito un provvedimento di sequestro contro l'imprenditore Domenico B., 57 anni, attivo nel settore dell'edilizia già dagli anni 80 e ritenuto affiliato alla 'ndrina egemone nel territorio di Villa San Giovanni.

von Cecilia Anesi , Giulio Rubino

train_ferry_iginia_-_porto_di_villa_san_giovanni_-_italy_-_oct_2009-e1414132439231

La cosca Buda-Imerti, alleata nel corso della seconda guerra di ‘ndrangheta con i Condello e i De Stefano, nel 2010 è stata coinvolta in una grossa operazione fra Calabria, Lomardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna che aveva portato all’arresto di 42 persone, fra cui Vincenzo Imerti. In quel caso furono ricostruite le strutture e le alleanze che costituivano la ‘cupola’ dell’organizzazione criminale, e fu confermata l’alleanza dei Buda-Imerti al „supremo“ Pasquale Condello e Giuseppe De Stefano.

L’operazione di oggi, scaturita da una complessa indagine patrimoniale sull’origine della fortuna di Domenico B., ha portato via all’imprenditore quattro immobili a Villa San Giovanni, quote di proprietà di otto terreni a Catona (RC) per un valore di circa due milioni di euro. Il tribunale di Reggio Calabria, che ha emesso il provvedimento, ritiene che Domenico B. sia „soggetto portatore di pericolosità sociale qualificata“, affermando, sotto il profilo patrimoniale, che „la richiesta di sequestro appare supportata da elementi idonei ad esprimere la pericolosità sociale del proposto ed è dunque meritevole di accoglimento“.

Giulio Rubino, Cecilia Anesi