Mafia (IT)

Sequestrati oltre 450 milioni di euro a imprenditore palermitano

la Direzione Investigativa Antimafia di Trapani ha effettuato un maxi sequestro di beni nei confronti dell’imprenditore palermitano Calcedonio D.G., del valore stimato di oltre 450 milioni di euro.

von Cecilia Anesi , Giulio Rubino

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L’imprenditore, pur non essendo un affiliato a cosa nostra, ha intrattenuto affari con imprese mafiose fungendo da connessione fra le cosche e il mondo dell’economia, sia per quanto concerne il riciclaggio, sia l’intestazione fittizia di beni.

Le sue fortune, iniziate negli anni 70, sono state indissolubilmente intrecciate a quelle del „mandamento“ di Mazara del Vallo, uno dei centri più potenti di cosa nostra. Sono stati proprio gli ingenti proventi del traffico internazionale di stupefacenti, perpetrato dalla mafia mazarese in collegamento tanto con la ‘cupola’ di cosa nostra quanto con la camorra napoletana, a far emergere i collegamenti fra Calcedonio D.G. con uno dei maggiori autori del riciclaggio internazionale di denaro mafioso: Vito Roberto Palazzolo.

Infatti l’imprenditore nei primi anni 70 comprò proprio da Palazzolo a caro prezzo un enorme complesso edilizio sul litorale di Campobello di Mazara, un investimento in fase di realizzazione destinato al turismo. In queste costruzioni erano stati investiti capitali provenienti dal traffico di droga gestito dalla mafia trapanese e palermitana.

Le accuse contro Calcedonio D. G. vengono anche da diversi ‘pentiti’, che hanno anche evidenziato i suoi collegamenti con la massoneria deviata e con Giuseppe Mandalari, commercialista coinvolto in diverse indagini per riciclaggio e associazione mafiosa oltre che membro anche lui della massoneria.

Calcedonio D.G. è riuscito ad accedere nei suoi investimenti ad importanti finanziamenti pubblici, nei quali ha coinvolto anche gli interessi della mafia di Castelvetrano e in particolare di Filippo Guttadauro, cognato del latitante Matteo Messina Denaro.

Il sequestro della DIA oggi blocca 20 società operanti nel settore immobiliare ed i relativi compendi aziendali, 547 unità immobiliari, 12 veicoli e 8 rapporti e depositi bancari, per un valore complessivamente stimato in oltre 450 milioni di euro.

Giulio Rubino, Cecilia Anesi