Minacce di morte a Mimmo Nasone coordinatore di Libera in Calabria
La ‘Ndrangheta manda minacce di morte al coordinatore regionale in Calabria dell’associazione antimafia Libera, Mimmo Nasone. E lo fa recapitando una lettera di tre pagine, scritta in dialetto e a mano, a Walter Scerbo - sindaco di Palizzi, un paese in provincia di Reggio Calabria, e che aveva reso Nasone cittadino onorario per il suo impegno nella lotta alla mafia.
Il sindaco ha subito denunciato la lettera ai carabinieri. „Porco, ti scrivo per avvertirti che fai la fine del capretto a Pasqua, se ancora respiri è perché lo vogliamo noi”, recita in uno dei passaggi piu inquietanti il manoscritto. “Vi sciogliamo nell’acido, a te Nasone e a tutti i porci senza ritegno di Libera, dovrete saltare in aria tutti”.
Gli inquirenti ritengono che le minacce siano dovute soprattutto al sostegno che Nasone, e quindi Libera, hanno dato alla cooperativa agricola di Palizzi “Terre Grecaniche“, che aderisce al progetto di Libera Terra e che ha da poco tempo produce un vino che ha iniziato ad occupare una nicchia di mercato significativa anche economicamente.
Per questo, alcuni mesi fa i soci della cooperativa avevano deciso di ampliare la produzione vinicola, acquistando altri 15 ettari. E questo non deve essere andato giù ai clan. Tanto che già a gennaio la cooperativa era stata danneggiata a mo di avvertimento mafioso, seguiti da una pubblica iniziativa di solidarietà organizzata da Libera e da Nasone. Ma la ‘Ndrangheta non ha lascia spazi: „d’ora in poi quando salite sulle vostre belle macchine fatevi il segno della croce, porci”. Il sistema di sicurezza delle forze dell’ordine attorno a Nasone è stato potenziato, nonostante non sia la prima volta che il coordinatore subisce minacce, gli inquirenti non vogliono prendere la minaccia sotto gamba.
E Libera fa sapere che “la voce e l’impegno di Mimmo Nasone a Reggio Calabria è la nostra voce ed è la voce di tutti gli uomini e le donne oneste che in quella terra lavorano quotidianamente per il cambiamento. Nessuno può pensare con tali minacce di ostacolare il percorso tracciato di legalità, verità e giustizia portato avanti da Mimmo Nasone e da tutta Libera. La “continuità” della nostra azione civile è l’antidoto migliore contro chi pensa di intimidirci così vigliaccamente.”
Di Cecilia Anesi e Giulio Rubino