Mafia (IT)

In manette l’ultimo grande narcotrafficante Italiano. Era latitante in Marocco

Era rimasto solo lui, l'ultimo grande broker della droga in libertà dopo l'arresto di Roberto Pannunzi. Questo è quello di cui si vantava Marco Torello Rollero, latitante dal 2010, catturato oggi dalla polizia marocchina su precise indicazioni della Guardia di Finanza, dall’Interpol e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.

von Cecilia Anesi , Giulio Rubino

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Era entrato nella lista dei cento latitanti più pericolosi, considerato uno dei principali narcotrafficanti italiani e uno dei principali organizzatori delle spedizioni di cocaina fra il Sudamerica e l’Italia.
Dal Marocco, dove si era rifugiato per sfuggire alla cattura, gestiva i carichi in arrivo, che facevano ‘scalo’ nel paese africano prima di proseguire alla volta dell’Europa.

Legato a doppio filo a diverse cosche della ‘Ndrangheta, aveva in passato lavorato anche per Cosa Nostra, dimostrando come il vero broker mondiale della droga è uno specialista, non tanto un affiliato a questa o quella famiglia del crimine organizzato quanto un ‘free-lancer’ in grado di offrire i suoi servigi al miglior offerente.

Una carriera di trentacinque anni in questo settore, Marco Torello Rollero era sotto stretto controllo da parte del GICO (Gruppo di Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma che negli ultimi due anni hanno condotto contro di lui e dei suoi soci l’operazione „Buena Hora 2“, che lo scorso 20 gennaio aveva portato a 35 arresti. Rollero però era riuscito a sottrarsi alla cattura, e a riparare in Marocco al sicuro dalle manette.

In quel paese aveva certamente contatti e basi per nascondersi, considerando che proprio dal Marocco inviava ogni settimana una tonnellata di stupefacenti, fra hashish e cocaina destinata principalmente alle cosche di San Luca (RC), „Giorgi alias Cicero“ e „Mammoliti alias Fischiante“ della ‘Ndrangheta.

Con l’arresto di oggi la Guardia di Finanza si dice certa che questa sia la fine delle attività illecite condotte dall’ultima primula rossa del narcotraffico italiano, dopo gli arresti nel 2013 degli altri due grandi trafficanti a lui collegati: Massimiliano Aversani e, appunto, Roberto Pannunzi.

In tre detenevano il monopolio del traffico di stupefacenti verso l’Italia, oggi sono tutti dietro le sbarre. Su Marco Torello Rollero, al momento dell’arresto, pendono già due mandati di cattura europei, un ordinanza di custodia cautelare e una condanna a 6 anni e un mese per traffico di stupefacenti.

Giulio Rubino, Cecilia Anesi