Arrestati 15 ‘ndranghetisti di Frauenfeld, l’Italia ne richiede l’estradizione per Helvetia
Che la 'ndrangheta ci fosse in Svizzera e ci fosse da oltre 40 anni lo metteva per la prima volta nero su bianco in modo storico la sentenza del processo 'Helvetia' arrivata il 23 ottobre 2015. Oggi la Giustizia Federale svizzera arresta 15 indagati nel processo 'Helvetia' come richiesto in rogatoria dall'Italia. Quando Helvetia era scattata, il 22 agosto 2014, aveva portato all'arresto di solo due 'ndranghetisti da parte dei Carabinieri di Reggio Calabria, gli altri indagati rimanevano a piede libero in Svizzera. Oggi il Paese elvetico ha accolto le richieste di estrazione presentate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, e ha proceduto all'arresto degli indagati, ritenuti parte della cellula di Frauenfeld della 'ndrangheta calabrese, dipendente dal 'Crimine di Polsi' con collegamenti alla 'Società di Rosarno' e alla 'Locale di Fabrizia'.
Frauenfeld è la capitale del Canton Turgovia ed è qui che la maggior parte degli arrestati di questa mattina dimoravano tranquilli, anche se alcuni di loro vivevano nel Canton Zurigo e nel Vallese. Portando avanti quel compito che la loro guida Antonio Nesci, oggi incarcerato, gli aveva assegnato: fare prosperare la ‘ndrangheta tra Svizzera e Germania.
A confermare quanto oggi non si possa combattere la criminalità organizzata restando all’interno dei confini degli stati nazionali è il fatto che l’accusa di associazione di tipo mafioso sia aggravata dalla transnazionalità, e che l’Italia sia un anno – da febbraio 2015 a gennaio 2016 – che chiede alla Svizzera l’estradizione degli indagati. Perchè per la Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria il problema non è solo quello di avere dei presunti mafiosi liberi, ma di averli liberi e di questa caratura criminale.
Infatti, le indagini durate tre anni hanno confermato l’esistenza e operatività – già dagli anni ’70 — della ‘locale’ di Frauenfeld, guidata dal polso internazionale di Antonio Nesci, condannato in primo grado a 14 anni di galera dalla recente sentenza Helvetia.
A garantire il legame con il ‘Crimine’ calabrese vi era il tramite Giuseppe Antonio Primerano, ‘accreditato’ in Calabria ma in Germania e Svizzera. Primerano aveva un ruolo apicale nel risolvere le controversie criminali internazionali, ed era a lui che Nesci si doveva rivolgere per ottenere l’autorizzazione ad estendere il proprio dominio criminale anche nel Baden-Wuttemberg, Germania. Per saperne di più, vedi articolo di ottobre 2015.
Una locale molto potente che aveva infiltrato la Svizzera da tempo, in particolare la città di Frauenfeld, come confermano le intercettazioni „… la nostra società è formata da 40 anni …“ „… Gli ho detto…gli ho detto che il „locale“ è da 40 anni che „risponde“ a Fabrizia …“.
E infatti di Fabrizia sono tutti gli odierni arrestati, che il Tribunale di Reggio Calabria aspetta di potere processare.
Seppure impiegando alcuni mesi per decidere, l’Ufficio Federale di Giustizia (UFG) della Svizzera ha ritenuto che gli estremi per l’estradizione ci siano tutti. „Gli aderenti a tale associazione mafiosa si distinguono in particolare per la partecipazione a riunioni e rituali, la sottomissione alla gerarchia e l’obbedienza incondizionata. L’UFG è giunto alla conclusione che i fatti esposti nelle richieste sono punibili a priori anche in Svizzera secondo l’articolo 260ter CP (organizzazione criminale) e che quindi è adempiuta la condizione d’estradizione della doppia punibilità.
Prima di procedere all’estradizione però, le autorità turgoviesi, zurighesi e vallesane dovranno sentire le persone arrestate per conoscerne il parere in merito alle richieste d’estradizione. „Il consenso all’estradizione immediata comporta la procedura semplificata: significa che l’UFG può autorizzare senza indugio l’estradizione all’Italia e disporne l’esecuzione. Se invece l’interessato si oppone all’estradizione, l’UFG deciderà in merito, fondandosi sulla richiesta italiana e il parere dell’estradando. Contro la decisione di estradizione dell’UFG è possibile ricorrere al Tribunale penale federale, la cui decisione è impugnabile dinanzi al Tribunale federale soltanto in casi particolari – segnatamente se sussistono indizi di gravi vizi procedurali all’estero.“
Ci sono altri due indagati convocati per un interrogatorio e non arrestati. In quanto svizzeri, non possono essere estradati in Italia senza il loro consenso.
E sempre questa mattina in Svizzera, gli inquirenti dello SCO della Polizia e delle Squadre Mobili di Torino e Verbania hanno catturato Antonio Nucera, detto Ntonaci, e Francesco Nucera, vertici della conosca Nucera di Condofuri e latitanti dal 2013. Condannati in primo grado per mafia, devono rispondere anche di riciclaggio e reimpiego di capitale illecito. Con l’aiuto della polizia federale, i poliziotti italiani hanno anche proceduto a perquisite diversi immobili usati dalla cosca a Visp, Stalden e Saas-Grund.