Mafia (IT)

Operazione Caronte:le infiltrazioni mafiose nei trasporti marittimi.

a condotto all'arresto di 23 esponenti di Cosa Nostra, l'indagine, nota con il nome “operazione Caronte” volta ad identificare le infiltrazioni mafiose nei settori dei trasporti marittimi e terrestri, dell'edilizia e della grande distribuzione alimentare delle carni.

von Giulio Rubino

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La procura di Catania ha concluso l’Operazione Caronte con l’arresto di ventitré persone per associazione mafiosa o concorso esterno.
I Ros, del Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania e della DDA, hanno dunque assestato un duro colpo al clan mafioso associato alle famiglie Santapaola-Ercolano.
La famiglia Ercolano ha infatti una lunga tradizione nell’autotrasporto, che risale a Pippo E., padre di Vincenzo, il cognato del noto mafioso Nitto S., morto nel 2012 mentre scontava gli arresti domiciliari e ritenuto esponente di spicco del clan Santapaola-Ercolano.
Le nuove accuse degli inquirenti riguardano un intreccio d’interessi che coinvolge non solo l’autotrasporto, ma anche il traghettamento tra Sicilia e Calabria.
Sulla strada, gli accusati avrebbero imposto il loro controllo usando anche l’intimidazione tramite l’appartenenza anagrafica a una famiglia ben nota e molto temuta, proprio quella degli Ercolano.
Secondo le carte dell’inchiesta, la società Servizi Autostrade del Mare, intestata a Francesco C., avrebbe servito gli interessi di Ercolano e dei fratelli Aiello.
L’inchiesta sottolinea anche che Cosa Nostra avrebbe creato consorzi per intercettare l’ecobonus.

Si tratta di un sequestro di beni per un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro comprendenti 31 imprese, 7 immobili e 4 autoveicoli compiuto tra Catania, Palermo, Messina, Napoli, Mantova e Torino.
Le investigazioni hanno inoltre permesso di fare luce sui rapporti dei soggetti con esponenti di spicco della politica come l’allora Presidente della regione Raffaele L. e Giovanni C. per accelerare le pratiche amministrative.
L’intervento mira a ripristinare il controllo statale dei trasporti e ad indebolire le cosche criminali ed i singoli affiliati ripristinando, giorno dopo giorno, le condizioni di legalità nell’economia.
Flavia Zarba