Arrestato in spiaggia Ammendola, reggente del clan camorristico Contini
Giuseppe Ammendola, alias “Peppe 'o Guaglione”, è considerato dagli inquirenti il reggente del clan camorristico Contini-Licciardi, da anni inserito nella lista dei latitanti pericolosi e ricercato da tre anni. Ammendola aveva deciso di andare in vacanza con la famiglia a Torvajanica, dove aveva affittato un appartamento con documenti falsi. Gli agenti del Servizio Centrale Operativo e delle Squadre Mobili di Roma e Napoli lo hanno scovato e arrestato.
Si nascondeva tra i bagnanti ignari. Anzi, in realtà non si nascondeva proprio, sicuro che la sua copertura avrebbe retto. Quando i poliziotti lo hanno bloccato tra gli ombrelloni, non ha opposto resistenza, realizzando ormai che la sua fuga e la sua estate al mare erano entrambe terminate.
Nell’appartamento affittato gli inquirenti hanno trovato 3.500 euro in contati, varie pennette usb, schede sim e cellulari.
Ammendola era ricercato per estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione per delinquere di stampo mafioso e riciclaggio. Era stato condannato a 14 anni di carcere il 22 luglio scorso dal Tribunale di Napoli durante il processo contro i capi del clan Contini.
Dopo l’arresto in Spagna dei boss Patrizio Bosti e Paolo Di Mauro, entrambi incarcerati, Ammendola era ormai a tutti gli effetti il reggente del clan Contini della Camorra napoletana, radicato nel rione Vasto e in alcuni quartieri del centro di Napoli. Il clan Contini è oggi alleato con i Licciardi e i Mallardo nel cosidetto cartello dell’ „Alleanza di Secondigliano“.