Mafia (IT)

Arrestato Gaetano Cerci, latitante, colletto bianco del traffico di rifiuti per i Bidognetti

I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Caserta hanno arrestato il 13 settembre a Salerno il latitante Gaetano Cerci, 49 anni, ritenuto affiliato alla fazione Bidognetti del clan dei Casalesi. Cerci, secono la magistratura, avrebbe fornito la sua collaborazione nell’illecita attività di smaltimento e stoccaggio dei rifiuti, dedicandosi anche alla ricerca dei siti.

von David Schraven , Cecilia Anesi , Giulio Rubino

gaetano

Il 24 luglio scorso fu destinatario di una ordinanza per il reato di estorsione, ma fu scarcerato dal Tribunale del Riesame l’11 agosto. Il giorno seguente, sulla base di un fondato pericolo della reiterazione dei reati, fu emessa una nuova ordinanza cautelare in carcere. Da quel momento inizia la latitanza di Cerci.

Più pentiti, tra cui da ultimo Francesco Della Corte, colui che qualche mese fa con le sue dichiarazioni diede l’avvio ad una campagna di scavi alla ricerca di rifiuti tossici tra Villa di Briano e Casal di Principe, hanno chiamato in causa Cerci. „Il traffico di rifiuti tossici dal Nord alle campagne del Casertano – ha raccontato pochi mesi fa Della Corte in uno dei processi che vede imputato l’ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino – era già in corso dall’inizio degli anni ’90; a gestirlo era il boss Francesco Bidognetti tramite Gaetano Cerci e Cipriano Chianese, che si definiva massone e aveva contatti con Licio Gelli.

Cerci fu uno dei partecipanti alla famosa riunione di Villaricca del 1989 tra imprenditori, politici, camorristi e massoni, dove sono stati presi gli accordi sullo smaltimento illecito dei rifiuti tossici del nord Italia in Campania, e dove è stata stabilita la spartizione delle tangenti.

Ha raccontato il giudice Imposimato alla seduta 77 della Commissione Antimafia della XI legislatura: „La cosa sconvolgente e che fa quadrare il cerchio è che uno dei protagonisti di questa vicenda, tale Cerci Gaetano, titolare della Ecologica 89 S.r.l. che aveva come cointeressati Bidognetti Francesco, Schiavone Francesco e Zagaria Vincenzo29, si è certamente recato ad Arezzo, il 4 febbraio del 1991, per incontrare Licio Gelli. Inoltre, fu uno dei partecipanti alla riunione di Villaricca.“

“L’emergenza rifiuti che oggi assedia la Campania da oltre un decennio trova qui le sue radici antiche“, scrive Alessandro Iacuelli nelle sue ‘Le Vie Infinite dei Rifiuti’, la bibbia della storia dell’ecmafia in Campania. „Nasce nel 1989 in questo piccolo comune alle porte di Napoli, nel ristorante dell’albergo ‘La Lanterna’, sulla circumvallazione esterna di Napoli, quella che la gente chiama ‘Doppio senso’, o ‘Strada degli americani’. Nasce tra gli invitati ad una cena speciale. Infatti si tratta di invitati molto speciali. Ci sono i camorristi di Pianura e dell’area flegrea, tra cui Perrella. Ci sono i casalesi. C’è Ferdinando Cannavale, nel ruolo di massone amico dei politici locali e nazionali. Ci sono i proprietari delle discariche, tra i quali quel Luca Avolio, proprietario dell’Alma di Villaricca, che sarà arrestato nel corso dell’Operazione Adelphi. C’è Gaetano Cerci, il titolare dell’azienda ‘Ecologia ‘89’, che trasporta e smaltisce rifiuti, ma è anche nipote di Francesco Bidognetti, braccio destro di Francesco Schiavone
‘Sandokan’. Cerci è inoltre il tramite tra il clan dei casalesi e Licio Gelli“.

Guarda il documentario Toxic Europe del 2011 che racconta anche la Riunione di Villaricca.

Cecilia Anesi e Giulio Rubino