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Mafia (IT)

Imprenditore in odore di Mancuso usava politici come prestanome. Sequestri in Svizzera e a Miami.

Riciclava in Svizzera ma non si faceva mancare il sole della Florida. Nella capitale aveva costruito un vero e proprio impero anche grazie a politici collusi. Ecco a voi Luigi Ferruccio, un imprenditore calabrese che si considerava parte di una grande famiglia, una “famiglia piena di affetto”, quella della cosca di 'ndrangheta Mancuso di Limbadi. Ma la Guardia di Finanza lo ha scoperto, e fermato.

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Mafia (IT)

Il pizzo alla base di un gruppo camorristico affiliato ai Casalesi

Sono stati fermati grazie alla denuncia di imprenditori sul territorio, schiacciati dalle richieste di pizzo. Si arrivava addirittura a cinquemila euro durante le festività o se veniva vinto un appalto. Un pizzino incastra i criminali, e permette ai Carabinieri di arrestare gli ultimi luogotenenti liberi del gruppo camorristico di Cancello-Arnone, nel casertano.

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Mafia (IT)

Eden2: nuovo colpo agli alleati di Messina Denaro

Fare terra bruciata attorno al numero uno di Cosa Nostra. Sequestrare tutte le sue ricchezze, fermare tutti i suoi affari, arrestare i suoi alleati. È questa la strategia che le forze dell'ordine stanno perseguendo contro Matteo Messina Denaro, il latitante più ricercato d'Italia.

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Mafia (IT)

Corleonesi vorrebbero uccidere il Ministro dell’Interno Alfano „come Kennedy“. Per la mafia sarebbero entrambi colpevoli di avere ‘voltato la faccia’.

John Fitzgerald Kennedy sarebbe salito al potere con i voti della mafia salvo poi voltare la faccia. Emerge da un'intercettazione di un corleonese in carcere. “Ha fatto le stesse cose che ha fatto Angelino Alfano, prima è salito con i voti di cosa nostra americana e poi gli ha voltato le spalle”. E per questo anche Alfano merita 'una botta in testa'. Se sia il delirio di un carcerato o una sconvolgente verità non è ancora dato sapere, ma la DDA di Palermo, dopo che i Carabinieri hanno intercettato corleonesi che organizzavano un arsenale, ha deciso di procedere con il pugno di ferro contro il mandamento di Corleone. Sei arresti nella mattinata, tra cui il capo del mandamento Lo Bue che era però contrario alla violenza.

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Operazione Atlantide contro la cosca Piromalli

La potente cosca Piromalli, egemone della Piana di Gioia Tauro, dovra' fare i conti con quattro uomini chiave in meno, scovati all'alba dai Carabinieri grazie all'indagine Atlantide della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. I quattro arrestati, tutti pregiudicati, si occupavano del traffico di droga e di estorsione ma sono accusati anche di detenzione di armi clandestine e, ovviamente, di associazione mafiosa.

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Sequestrati cinque milioni di euro a broker romagnolo: avrebbe facilitato il Clan dei Casalesi

La Direzione Investigative Antimafia di Napoli sequestra cinque milioni di beni a Flavio Pelliccioni, broker finanziario e uomo chiave della movida della riviera romagnola. Per la Procura di Napoli sarebbe colpevole di avere favorito il clan dei Casalesi fornendo obbligazioni finanziarie, anche false, per la costruzione di un centro commerciale a Casal di Principe. Nel 2001 a lavorare nel locale Beach Paradise di Riccione, da oggi sequestrato, erano impiegati due parenti stretti di un ergastolano di 'ndrangheta. Ma Pelliccioni non sapeva chi fossero.

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Operazione Jafar2: ancora estorsioni a Misilmeri

Nel 2012 l'operazione 'Sisma' porta in carcere importanti boss di Misilmeri, ma in tre anni Cosa Nostra era cresciuta nuovamente e stava strozzando il tessuto sociale e imprenditoriale della cittadina del palermitano. A marzo 2015 i Carabinieri avevano lanciato l'operazione 'Jafar' contro la famiglia di Misilmeri appena riorganizzata, grazie anche a imprenditori che avevano deciso di ribellarsi al pizzo. Uno di questi aveva addirittura ricevuto crisantemi e la scritta “Fatti i cazzi tuoi” sulla saracinesca della propria macelleria. Oggi scatta 'Jafar2': sette arresti di mafiosi estortori.

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Narcotraffico a Venezia in mano alla ‘Ndrangheta jonico-reggina

Un'indagine della Guardia di Finanza coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia ha scoperto come la laguna venisse utilizzata dalla 'ndrangheta jonico-reggina come snodo per il traffico di cocaina. La cellula di narcos aveva alla testa un uomo capace, A.V., conosciuto alle forze dell'ordine, che era riuscito a costruire un business di import-export di frutta esotica con il quale coprire un ingente traffico di cocaina purissima che importava dal Centro e dal Sud America. Tanto oro bianco da inondare Veneto e Lombardia intere.

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Colpito il cuore finanziario di Zagaria

Era grazie alla collusione dell'attuale sindaco di Trentola Ducenta, ora latitante, e dell'ex primo cittadino che Zagaria era riuscito a costruire un enorme centro commerciale a casa propria. Lo usava per incontri durante la latitanza, spostava i magazzini altrui come fossero puntine quando doveva ampliarlo tanto i permessi per costruire arrivavano dai politici collusi. E si permetteva anche di costruire le strade di accesso come meglio credeva, che importa se pericolose, truccando bellamente gli appalti. Dentro poi, era tutto amministrato da lui, dai partner alle ditte di pulizia. In tutto un impero di 60 milioni di euro e un clan ancora fortissimo. Oggi arrivano il sequestro e gli arresti.

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Sequestrati 27 milioni a imprenditore eolico in odore di Santapaola

Sequestrate quattro aziende che operavano in agricoltura, allevamento e costruzioni. E poi terreni, fabbricati e veicoli. Da oggi il vento gira al contrario, e all'imprenditore messinese in odore di Santapaola la giornata va storta. Aveva fatto affari anche con Nicastri, il “re del solare” che ha subito una confisca da 1.5 miliardi per vicinanza al capo dei capi Matteo Messina Denaro. Ma la Direzione Investigativa Antimafia di Messina scoprono beni schermati e chiedono il sequestro. Convalidato senza timore dal Tribunale.