Mafia (IT)

Crolla Il Muro Di Omerta’ A Corleone: Impreditore Denuncia E La Mafia Viene Colpita

Questa volta il terrore che seminano nei loro quartieri non li ha difesi. Per la prima volta nella storia di Corleone, il paese natale dei più famosi boss di Cosa Nostra, gli imprenditori sotto il giogo dell'estorsione mafiosa hanno deciso di denunciare e di collaborare con le forze dell'ordine.

von Cecilia Anesi , Giulio Rubino

screen-shot-2015-01-27-at-101713

L’operazione ‘Grande Passo 2’, prosecuzione di quella che a settembre scorso aveva colpito le famiglie mafiose di Corleone e Palazzo Adriano, ha portato all’arresto di quattro tra boss e gregari, arrestati questa mattina dai Carabinieri per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
È veramente un ‘grande passo’ quello che alcune vittime della mafia hanno deciso di fare, permettendo agli investigatori coordinati dalla DDA di Palermo e dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci di ricostruire quattro nuovi casi di estorsione nell’edilizia e nel commercio.

unnamed file

Screen shot 2015-01-27 at 10.17.13

Evidentemente le recenti attività di polizia hanno dato fiducia a chi non credeva fosse possibile liberarsi dall’oppressione della criminalità organizzata, specialmente considerando che se fino ad ora le vittime privilegiate di Cosa Nostra a Corleone erano gli imprenditori che vincevano appalti pubblici, ‘Grande Passo 2’ ha appurato come anche i singoli esercizi commerciali o l’edilizia privata fossero sotto scacco, arrivando addirittura a dovere pagare il ‘pizzo’ due volte, se a chiederlo erano due famiglie mafiose opposte tra loro.
Con ulteriori ricerche, pedinamenti e appostamenti i Carabinieri sono riusciti a ricostruire l’intero assetto della famiglia mafiosa di Palazzo Adriano, di quella di Corleone e i rapporti con i Mandamenti vicini, come quello della famiglia mafiosa di Villafrati.

Operazione Grande Passo 2 — Corleone from CORRECTIV on Vimeo.

Purtroppo le indagini rese pubbliche oggi mostrano anche come la mafia, nonostante le varie operazioni di polizia, riesca sempre a riorganizzare le proprie fila, individuando nuovi affiliati.
In questi casi è sempre e ancora l’estorsione il miglior mezzo di sostentamento per ripartire.
La pressante richiesta del ‘pizzo’ – fanno sapere i Carabinieri — si è ripercossa sullo sviluppo economico delle comunità dell’entroterra palermitano, costringendo spesso gli imprenditori a rinunciare del tutto alla loro attività, che fra estorsione e crisi economica non riesce a proseguire.
La speranza è che il passo fatto dagli imprenditori di Corleone si ripeta ancora e in ogni luogo. Come il lavoro di forze dell’ordine e di innumerevoli associazioni hanno dimostrato, far cadere il muro di omertà che è la migliore protezione per la Mafia, è l’unico modo per sconfiggerla davvero a lungo termine.

Di Giulio Rubino, Cecilia Anesi